Arturo e Carlotta stavano ormai perdendo le speranze, quando si presentò a corte un signore che si fece annunciare come il Duca dei Duchi. Vestito in modo elegante ma sobrio, era accompagnato da un valletto che teneva tra le mani uno scrigno ben chiuso. “Ecco, un altro che arriva con dei gioielli…”, pensò tristemente Re Arturo, ma presentò ugualmente il nuovo arrivato alla figlia e li lasciò soli nella stanza, per non dover assistere all’ennesimo “NO!” di Capirella. Il Duca dei Duchi salutò con un profondo inchino ed aprì lo scrigno estraendone non un gioiello, ma… una bottiglia piena di un liquido trasparente. Subito Capirella mise le mani avanti: ”Se è un profumo che mi avete portato, potete tenervelo… ne ho fin che voglio.” “Non è un profumo, mia principessa, ma qualcosa di molto più prezioso.” - rispose il Duca dei Duchi per nulla intimidito - “Prendete e bevetene un sorso…”, e porse la bottiglia a Capirella, che la prese con molta diffidenza. . “A vederla, caro il mio Duca, la sua bevanda mi sembra semplicemente acqua”, e quando poi la assaggiò andò su tutte le furie: “mi avete presa in giro, questa è davvero della semplicissima acqua! Altro che liquido prezioso! Uscite immediatamente, non siete degno nemmeno di starmi vicino!”. Ma il Duca dei Duchi, anziché uscire a testa china, rispose ancora più arrabbiato: “No Principessa, vi sbagliate di grosso: siete voi a non essere degna del mio regalo. Altro che semplice “acqua”, ciò che vi ho portato in dono è molto di più… ma voi non siete all’altezza di capire il suo valore. Perciò ridatemi la bottiglia e sarò felicissimo di andarmene. Voi non meritate tanto…”.
Sentendosi rispondere in quel modo, Capirella rimase senza parole: lei indegna di un regalo? Nessuno aveva mai osato tanto. Dopo un po’, riprese a parlare con tono più calmo: “Aspettate un attimo Duca, devo ammettere che forse il mio giudizio è stato un po’ affrettato”, bevve un bel bicchiere del liquido avuto in dono e disse: ”Assaggiando meglio la vostra bevanda, devo dire che avete ragione: certo, ci vuole il palato di una principessa come me per accorgersene, ma è davvero speciale. Anzi, sapete che vi dico? Accetto il vostro dono.” Non vi potete immaginare quale fu la meraviglia di Re Arturo quando dalla porta della stanza, anziché il Duca con la coda tra gambe, vide affacciarsi Capirella in persona che invitava il valletto del Duca a portare altre bottiglie di quella splendida bevanda.