A quelle parole la Principessa sorrise ancora più dolcemente: ”Quanta saggezza c’è in quello che dite, mio Duca, la semplicità è un valore che solo gli animi davvero nobili possono comprendere. L’ho capito tardi e grazie al vostro aiuto, ma ora che l’ho compreso ne farò la mia prima regola di vita. È povero chi per vivere ha bisogno di molto, e non si accorge che la vera ricchezza è nelle cose semplici che ogni giorno ci aiutano a vivere la vita in salute e con la gioia nel cuore. L’acqua fa belli i fiori, rende fertili i campi, disseta grandi e piccini, senza non potremmo sentire nemmeno il canto dell’usignolo o godere della maestà del cervo che corre libero nei boschi… e neppure le lacrime di gioia che vedo scorrere sul viso dei miei genitori esisterebbero se non ci fosse l’acqua…”. A quelle parole tutti iniziarono ad applaudire. “viva la principessa Capirella! Viva il Duca dei Duchi! Viva Arturo e Carlotta…”. Da quel giorno la vita riprese a scorrere più serena e gioiosa che mai nel villaggio sul fiume Rubicondo. Il Duca venne ad abitare in quello che da allora si sarebbe chiamato il Paese della Felicità, e sapete una cosa: lui e Capirella diventarono amici inseparabili.